Casi Giudiziari
Proferire frasi volgari che rappresentino anche espressione di un atteggiamento minaccioso non integra il reato di cui all'art. 337 c.p. (resistenza a Pubblcio Ufficiale) allorquando il citato comportamento aggressivo non sia finalizzato a costringere il soggetto pubblico a fare un atto contrario ai propri doveri o ad omettere un atto dell'ufficio.
Tale orientamento già condsolidato in seno alla Suprema Corte è stato recentemente fatto proprio dal Tribunale Penale di Lamezia Terme che ha assolto per insussistenza del reato contestatogli (art. 337 c.p.) l'imputato, nell'occasione difeso di fiducia dall'avv. Gianpaolo Russo.
Già gli Ermellini, difatti, intervenendo in più occasioni in casi similari a quelli affrntati nel giudizio dinanzi al Giudice lametino, avevano chiarito che il citato comportamento posto in essere dall'imputato potrebbe semmai rilevare in ordine ai reati di ingiuria e minaccia aggravati dalla qualità della persona offesa (Pubblico Ufficiale).
Tale orientamento già condsolidato in seno alla Suprema Corte è stato recentemente fatto proprio dal Tribunale Penale di Lamezia Terme che ha assolto per insussistenza del reato contestatogli (art. 337 c.p.) l'imputato, nell'occasione difeso di fiducia dall'avv. Gianpaolo Russo.
Già gli Ermellini, difatti, intervenendo in più occasioni in casi similari a quelli affrntati nel giudizio dinanzi al Giudice lametino, avevano chiarito che il citato comportamento posto in essere dall'imputato potrebbe semmai rilevare in ordine ai reati di ingiuria e minaccia aggravati dalla qualità della persona offesa (Pubblico Ufficiale).